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Pagina 67

historiae 56-80

Ampius Flavianus,natura ac senecta cunctator,suspiciones militum inritabat,tamquam adfinitatis cum Vitellio meminisset;idemque,quod coeptante legionum motu profugus,dein sponte remeaverat,perfidiae locum quaesisse credebatur.Nam Flavianum,omissa Pannonia ingressum Italiam et discrimini exemptum,rerum novarum cupido legati nomen resumere et misceri civilibus armis impulerat,suadente Cornelio Fusco,non quia industria flaviani egebat,sed ut consulare nomen surgentibus cum maxime partibus honesta specie praetenderetur.Ceterum ut transmittere in Italiam impune et usui foret,scriptum Aponio Saturnino,cum exercitu Moesico celeraret.
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Ampius Flavianus,per natura ed età esitante,alimentava i sospetti dei militari,come se si fosse ricordato della parentela con Vitellius;lui stesso all’inizio della rivolta dell’esercito, fuggitivo,successivamente era ritornato volontariamente,si credeva avesse cercato il modo di tradireLa voglia di novità aveva spinto infatti Flavianus,lasciata la Pannonia entrato in Italia e sottattosi al pericolo,a riassumere la funzione di delegato e di buttarsi nella mischia;- pressante Cornelius Fuscus,non perché aveva bisogno dell’operosità flaviana,ma perché il titolo consolare facesse da onorabile scudo per gli insorgenti.Per altro mandato un dispaccio a Aponius Saturninus di affrettarsi con l’esercito moesico perché valicare in Italia fosse senza rischi e vantaggioso.

Ac ne inermes provinciae barbaris nationibus exponerentur,principes Sarmatarum Iazugum,penes quos civitatis regimen,in commilitium adsciti.Plebem quoque et vim equitum,qua sola valent,offerebant;remissum id munus,ne inter discordias externa molirentur aut maiore ex diverso mercede ius fasque exuerent.Trahuntur in partes Sido atque Italicus reges Sueborum,quis vetus obsequium erga Romanos et gens fidei quam iussorum patientior.Posita in latus auxilia,infesta Raetia,cui Porcius Septiminus procurator erat,incorruptae erga Vitellium fidei.Igitur Sextilius Felix cum ala Auriana et octo cohortibus ac Noricorum iuventute ad occupandam ripam Aeni fluminis,quod Raetos Noricosque interfluit,missus.Nec his aut illis proelium temptantibus,fortuna partium alibi transacta.
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E perché le province non rimanessero indifese di fronte alle popolazioni straniere,associati come compagni d’arme i nobili dei Sarmati Iazugi,che avevano il controllo della nazione.Offrivano anche persone e l’apporto della cavalleria,nella sola quale sono forti;-rifiutato questo dono, perché tra le divisioni, non procurassero guai alle frontiere oppure a un maggiore compenso del partito avverso non rompessero i patti giurati.Vengono associati al partito Sidus e Italicus,re dei Suebi,che avevano una vecchia alleanza con i Romani ,e gente più incline alla fedeltà che agli ordini.Posti sui fianchi gli alleati,nemica la Raetia,il cui governatore era Porcius Septiminus,di incorrotta fedeltà per Vitellius.Quindi Sextilius Felix spedito, con la cavalleria Auriana e otto plotoni e con i giovani del Noricus, ad occupare la ripa del fiume Aenius,che scorre tra i Raeti e i Norici.Nè tentando scontri questi o quelli,il destino delle fazioni passato altrove.

Antonio vexillarios e cohortibus et partem equitum ad invadendam Italiam rapienti comes fuit Arrius Varus,strenuus bello,quam gloriam et dux Corbulo et prosperae in Armenia res addiderant.Idem secretis apud Neronem sermonibus ferebatur Corbulonis virtutes criminatus;unde infami gratia primum pilum adepto laeta ad praesens male parta mox in perniciem vertere.Sed Primus ac Varus occupata Aquileia per proxima quaeque et Opitergii et Altini laetis animis accipuntur.Relictum praesidium adversus classis Ravennatis …..,nondum defectione eius audita.Inde Patavium et Ateste partibus adiunxere.Illic cognitum tris Vitellianas cohortes..alam,cui Sebosianae nomen,ad Forum Alieni ponte iuncto consedisse.Placuit occasio invadendi incuriosos;namque id quoque nuntiabatur.Luce prima inermos plerosque oppresse..,praedictum,ut paucis interfectis ceteros pavore ad mutandam fidem cogerent.Et fuere qui se statim dederent:plures abrupto ponte instanti hosti viam abstulerunt
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Compagno di Antonius, che aveva preso i soldati migliori dei plotoni e una parte dei cavalieri per invadere l’Italia, fu Arrius Varus,valoroso in guerra,a cui il comandante Corbulo e la positiva situazione in Armenia avevano apportato gloria.Proprio lui-si mormorava- infangatore dell’onestà di Corbulo in private conversazioni con Nero;donde ottenuto come infamante ricompensa il grado di centurione capo, al momento soddisfatto per le malefatte poi cadde in rovina.Ma Primus e Varus occupata Aquileia sono accolti con favore nel circondario , a Opitergium e a Altinum.Lasciato un presidio contro…della flotta ravennate,non ancora divulgata la sua defezione.Quindi si aggiunsero al partito Patavium e Ateste.Lì l’informazione che,costruito un ponte, tre reparti vitelliani..uno squadrone,nominato Sebosiano,erano stanziati a Forum Alienum .Piacque l’opportunità di attaccare gli sprovveduti,infatti anche di ciò si era riferito.Alla prima luce accopparo(no) per lo più i disarmati ,con l’ordine di ,uccisi pochi, costringere con la paura gli altri a cambiare bandiera.E ci furono quelli che subito si arresero,parecchi, rotto il ponte ,impedirono la strada al nemico pressante.

Volgata victoria,post principia belli secundum Flavianos data legiones septima Galbiana,tertia decima Gemina cum Vedio Aquila legato Patavium alacres veniunt.Ibi pauci dies ad requiem sumpti,et Minucius Iustus praefectus castrorum legionis septimae,quia adductius quam civili bello imperitabat,subtractus militum irae ad Vespasianum missus est.Desiderata diu res interpretatione gloriaque .. maius accipitur,postquam Galbae imagines discordia temporum subversas in omnibus municip.is recoli iussit Antonius,decorum pro causa ratus,si placere Galbae principatus et partes revirescere crederentur.
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Resa nota la vittoria,dopo gli esordi della guerra resi favorevoli ai Flaviani,la settima legione galbiana,la tredicesima Gemina col comandante Vedius Aquila velocemente arrivano a Patavium.Lì passati a riposarsi pochi giorni,e Minucius Iustus responsabile dei quartieri della legione settima sottratto all’ira dei soldati ,fu spedito da Vespasianus,poiché comandava più severamente di quanto(convenisse) in una guerra civile.I prolungati desideri nel giudizio e nella rinomanza trovano l’esagerazione,Antonius ordinò,dopo la distruzione delle statue di Galba ,nel caos dei tempi, in tutti i comuni,di restaurarle,ritenendo conveniente per la causa se si ritenesse che erano partigiani del governo di Galba e che rigermogliasse il partito.


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