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historiae 4-30

Nunc initia causasque motus Vitelliani expediam.Caeso cum omnibus copiis Iulio Vindice ferox preda gloriaque exercitus,ut cui sine labore ac pericolo ditissimi belli victoria evenisset,expeditionem et aciem,praemia quam stipendia malebat.Diu infructuosam et asperam militiam toleraverant ingenio loci caelique et severitate disciplinae,quam in pace inexorabilem discordiae civium resolvunt,paratis utrimque corruptoribus et perfidia impunita.Viri arma equi ad usum et ad decus supererant.Sed ante bellum centurias tantum suas turmasque noverant,exercitus finibus provinciarum discernabantur:tum adversus Vindicem contractae legiones,seque et Gallias expertae,quaerere rursus arma novasque discordias;nec socios,ut olim,sed hostes et victos vocabant.Nec deerat pars Galliarum quae Rhenum accolit easdem partes secuta ac tum acerrima instigatrix adversum Galbianos,hoc enim nomen fastidito Vindice indiderant.Igitur Sequanis Aeduisque ac deinde,prout opulentia civitatibus erat,infensi expugnationes urbium,populationes agrorum,raptus penatium hauserunt animo,super avaritiam et adrogantiam precipua validiorum vitia,contumacia Gallorum inritati,qui remissam sibi a Galba quartam tributorum partem et publice donatos in ignominiam exercitus iactabant.Accessit callide volgatum,temere creditum,decumari legiones et promptissimum quemque centurionum dimitti.Undique atroces nuntii,sinistra ex urbe fama,infensa Lugdunensis colonia et pertinaci pro Nerone fide fecunda rumoribus,sed plurima ad fingendum credendumque materies in ipsis castris,odio metu et ubi vires suas respexerant,securitate.
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Ora spiegherò le cause e gli inzi della rivolta vitelliana.Distrutto Iulius Vindex con tutte le forze,l’esercito fiero per il bottino e per la rinomanza,come quello a cui senza fatica e pericolo è capitata la vittoria di una guerra ricchissima,preferiva la spedizione e la battaglia,il bottino alla paga;a lungo avevano sopportato la milizia infruttuosa e aspra per la natura dei luoghi e del cielo e per la durezza dell’addestramento,che inflessibile in pace le discordie tra cittadini distruggono,per la presenza ovunque di eversori e di impunita slealtà.Uomini,armi e cavalli erano più del necessario e del consentito;ma prima della guerra avevano conosciuto solamente i propri reparti e squadroni,gli eserciti erano separati dai confini delle province;poi contro Vindex riunite le legioni,esperte di sé e delle Gallie,cercavano nuovamente la guerra e altre contese e non parlavano di amici,come una volta,ma di nemici e di vinti.Nè mancava una parte delle Gallie,adagiata sul Reno,sostenitrice del medesimo partito e allora accesissima istigatrice contro i Galbiani,infatti questo nome avevano affibbiato per disprezzo di Vindex.Quindi adirati con i Sequani e gli Aedui e infine a seconda di com’era la ricchezza delle comunità,progettarono assedi di città,devastazioni di campi,saccheggi di case,irritati,oltre all’avidità e all’arroganza difetti tipici dei più potenti,dalla fierezza dei Galli,che ostentavano a ignominia dell’esercito,l’abrogazione per sé da parte di Galba della quarta parte dei tributi e di essere pubblicamente beneficiati.Si diffuse ad arte la voce,ciecamente creduta,di decimazione delle legioni e di allontanamento di tutti i centurioni più risoluti.Da ogni parte notizie terribili,sinistre le voci dalla capitale,la colonia di Lugdunensis ostile e di ostinata fedeltà a Nero prolifica di dicerie,ma negli stessi accampamenti per sognare e per credere infinito materiale,a causa dell’ odio,della paura e dove si era avuta consapevolezza delle proprie forze,della sicurezza.

Sub ipsas superioris anni Kalendas Decembres Aulus Vitellius inferiorem Germaniam ingressus hiberna legionum cum cura adierat,redditi plerisque ordines,remissa ignominia,adlevatae notae,plura ambitione;quaedam iudicio in quibus sordes et avaritiam Fontei Capitonis adimendis adsignandive militiae ordinibus integre mutaverat.Nec consularis legati mensura sed in maius omnia accipiebantur et ut Vitellius apud severos humilis,ita comitatem bonitatemque faventes vocabant,quod sine modo,sine iudicio donaret sua,largiretur aliena;simul ipsa vitia pro virtutibus interpretabantur.Multi in utroque exercitu sicut modesti quietique ita mali et strenui;sed profusa cupidine et insigni temeritate legati legionum Alienus Caecina et Fabius Valens e quibus Valens infensus Galbae,tamquam detectam a se Verginii cunctationem,oppressa Capitonis consilia ingrate tulisset,istigare Vitellium,ardorem militum ostentans;ipsum celebri ubique fama,nullam in Flacco Hordeonio moram,adfore Britanniam,secutura Germanorum auxilia,male fidas provincias,precarium seni imperium et brevi transiturum,panderet modo sinum et venienti Fortunae occurreret.Merito dubitasse Verginium equestri famiglia,ignoto patre,imparem,si recepisset imperium,tutum,si recusasset;Vitellio tres patris consulatus,censuram,collegium Caesaris et imponere iam pridem imperatoris dignationem et auferre privati securitatem.Quatiebatur his segne ingenium,ut concupisceret magis quam ut speraret.
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Il primo Dicembre dell’anno precedente Aulus Vitellius,entrato nella Germania inferiore aveva visitato con sollecitudine gli accampamenti invernali delle legioni;reintegrati i più nei ranghi,perdonate le colpe,alleggerite le note di biasimo;molte cose per popolarità,qualcuna con giudizio,nelle quali aveva completamente sostituito la immoralità e l’avidità di Fonteius Capito negli atti di promozioni e di retrocessione militare;né una dimensione da delegato consolare,ma tutto era percepito in un modo più grande;e come per le persone serie Vitellius sempliciotto ,così i simpatizzanti appellavano affabilità e bontà che senza regola,senza giudizio donava il suo, regalava l’altrui.Così gli stessi difetti erano intesi come virtù-;molti in entrambi gli eserciti sia miti e quieti sia malvagi e attivi,ma i comandanti delle legioni Alienus Cecina e Fabius Valens di notevole ambizione e grande avventatezza,dei quali Valens offeso con Galba,come se senza gratitudine avesse portato la scoperta dell’esitazione di Verginius,la distruzione del progetto di Capito,incitavano Vitellius mostrando: la convinzione dei soldati,-ovunque lui stesso famoso di nome,-nessun impedimento da Flaccus Hordeonius,-la Britannia si sarebbe accodata,-gli alleati germanici avrebbero aderito,-le province malfidate,-precario il potere del vecchio e di passaggio a breve.Ora allargasse le braccia e accogliesse la fortuna in arrivo.A ragione Verginius di famiglia equestre,di padre sconosciuto,aveva pensato di non essere all’altezza ,se avesse preso il potere,al sicuro se lo avesse rifiutato;a Vitellio i tre consolati del padre,la censura,la familiarità con i Cesari,già da prima imponevano l’onore dell’impero e di rinunciare alla tranquillità del privato cittadino.La mediocre intelligenza era scossa da queste considerazioni sì da bramarle più che sperarle.


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