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historiae 101-120

Non fefellit Civilem ea inclinatio et praevenire statuit,super taedium malorum etiam spe vitae,quae plerumque magnos animos infringit.Petito conloquio scinditur Nabaliae fluminis pons,in cuius abrupta progressi duces,et Civilis ita coepit:<si apud Vitellii legatum defenderer,neque facto meo venia neque dictis fides debebatur:cuncta inter nos inimica;hostilia ab illo coepta,a me aucta erant.Erga Vespasianum vetus mihi observantia,et cum privatus esset,amici vocabamur.Hoc Primo Antonio notum,cuius epistulis ad bellum actus sum,ne Germanicae legiones et Gallica iuventus Alpes transcenderent,quae Antonius epistulis,Hordeonius Flaccus praesens monebat:arma in Germania movi,quae Mucianus in Syria,Aponius in Moesia,Flavianus in Pan..nia
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Questa tendenza non sfuggì a Civilis e decise di giocare di anticipo,oltre alla noia delle disgrazie anche per la speranza di vita,che nella maggior parte dei casi piega le grandi personalità.Chiesto un colloquio, viene abbattuto il ponte sul fiume Nabalia,sulle cui rovine l’incontro tra i comandanti e Civilis così iniziò:<se fossi difeso presso un generale di Vitellius,non ero destinato al perdono per le mie azioni né al credito delle mie parole:tra noi tutto avverso;le ostilità iniziate da quello,da me erano state ingigantite.Verso Vespasianus da parte mia un’antico rispetto,e quando era un comune cittadino,ci chiamavamo amici.Ciò a conoscenza di Primus Antonius,dalle lettere del quale fui spinto alla guerra,affinchè le legioni della Germania e la gioventù delle Galliae non valicassero le Alpes,e ciò Antonius nelle lettere,Hordeonius Flaccus a parole consigliava:feci la guerra in Germania,che Mucianus in Syria,Aponius in Moesia,Flavianus in Pannonia…..
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