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historiae 31-55

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Ma a Roma nessuna preoccupazione,come al solito si festeggiavano i giochi ceriali.Appena sicure fonti riferirono in pubblico che Otho era morto e che da Flavius Sabinus i soldati rimasti a Roma convinti a giurare per Vitellius,applaudirono per Vitellius;il popolo portò intorno alle chiese le immagini di Galba con il lauro e con i fiori,un mucchio di corone a mo’ di tumulo vicino al lacus Curtius,il luogo che Galba morendo aveva macchiato di sangue.Nel senato si deliberano subito tutti i passaggi istituzionali formulati dai lunghi regni degli altri,lodi e ringraziamenti rivolti all’armata germanica e inviata una delegazione per esprimere la gioia.Lette le lettere di Fabius Valens scritte ai consoli in modo non sconveniente:più gradita fu la temperanza di Caecina ,poiché non aveva scritto.

Ceterum Italia gravius atque atrocius quam bello adflictabatur.Dispersi per municipia et colonias Vitelliani spoliare rapere,vi et stupris polluere;in omne fas nefasque avidi aut venales non sacro,non profano abstinebant.Et fuere qui inimicos suos specie militum interficerent,ipsique milites regionum gnari refertos agros,dites dominos in praedam aut,si repugnatum foret,ad excidium destinabant,obnoxiis ducibus et prohibere non ausis.Minus avaritiae in Caecina,plus ambitionis:Valens ob lucra et quaestus infamis eoque alienae etiam culpae dissimulator.Iam pridem adtritis Italiae rebus tanta peditum equitumque vis damnaque et iniuriae aegre tolerabantur.
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Del resto l’Italia era oltraggiata più gravemente e più ferocemente che in una guerra.Sparsi per le città e i comuni i Vitelliani saccheggiarono,rubarono,con la forza e con le violenze oltraggiarono,avidi o corrotti verso ogni cosa lecita e illecita non dal sacro,non dal profano erano distolti..E ci furono quelli che uccisero i propri nemici colla scusa della guerra,e gli stessi soldati esperti della zona i campi ricchi,i padroni benestanti designavano come preda o se ci si fosse ribellati,allo sterminio,consenzienti i comandanti e timorosi di intervenire.:Meno avidità in Caecina,più demagogia-:Valens sputtanato dai profitti e dall’interesse e perciò anche dell’altrui mancanze imputato.Già da tempo in malora la situazione in Italia,malamente erano tollerate le ingiurie e i danni e tanta quantità di fanti e cavalieri .

Interim Vitellius victoriae suae nescius ut ad integrum bellum reliquas Germanici exercitus vires trahebat.Pauci veterum militum in hibernis relicti,festinatis per Gallias dilectibus,ut remanentium legionum nomina supplerentur.Cura ripae Hordeonio Flacco permissa,ipse e Britannico (exercitu) delecta octo milia sibi adiunxit ,et paucorum dierum iter progressus prosperas apud Bedriacum res ac morte Othonis concidisse bellum accepit:vocata contione virtutem militum laudibus cumulat.Postulante exercitu,ut libertum suum Asiaticum equestri dignitate donaret,inhonestam adulationem compescit;dein mobilitate ingenii,quod palam abnuerat,inter secreta convivii largitur,honoravitque Asiaticum anulis,foedum mancipium et malis artibus ambitiosum.
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Frattanto Vitellius ignaro della sua vittoria conduceva le restanti forze dell’armata germanica come in piena guerra.Lasciati pochi veterani negli accampamenti invernali,affrettata la leva nelle Galliae per colmare i vuoti delle legioni rimaste.La sorveglianza delle rive affidata a Hordeonius Flaccus.Lui stesso aggiunse ai suoi ottomila richiamati dall’armata britannica,e dopo pochi giorni di marcia apprese dell’esito favorevole a Bedriacus e che con la morte di Otho era finita la guerra:convocata un’adunanza, colma di elogi i miltari. Richiedendo l’esercito di fregiare del rango equestre il suo liberto Asiaticus,seppe opporsi alla indecente cortigianeria,poi per volubilità di carattere,ciò che pubblicamente aveva negato,elargì nei meandri di un banchetto,e onorò Asiaticus degli anelli,schiavo laido e ambizioso con malvage attitudini.

Isdem diebus accessisse partibus utramque Mauretaniam,interfecto procuratore Albino,nuntii venere.Lucceius Albinus a Nerone Mauretaniae Caesariensi praepositus,addita per Galbam Tingitanae provinciae administratione,haud spernendis viribus agebat.Decem novam cohortes,quinque alae,ingens Maurorum numerus aderat,per latrocinia et raptus apta bello manus.Caeso Galba in Othonem pronus nec Africa contentus Hispaniae angusto freto diremptae imminebat.Inde Cluvio Rufo metus,et decimam legionem propinquare litori ut transmissurus iussit;praemissi centuriones,qui Maurorum animos Vitellio conciliarent.Neque arduum fuit,magna per provincias Germanici exercitus fama;spargebatur insuper,spreto procuratoris vocabulo Albinum insigne regis et Iubae nomen usurpare.
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Negli stessi giorni arrivarono le notizie che tutte e due le Mauretanie avevano aderito al partito,fatto fuori il governatore Albinus.Lucceius Albinus da Nero messo a capo della Mauretania Caesarensis,in più sotto Galba aggiuntosi il governo della provincia Tingitana,si muoveva con forze non disprezzabili Diciannove reparti di fanteria,cinque squadroni di cavalleria,un grande numero di Mauri erano a disposizione,truppe adatte a una guerra di predazione e di saccheggio.Favorevole a Otho,ucciso Galba,né pago dell’Africa , incombeva sulla Hispania separata da un angusto stretto.Da qui la paura di Cluvius Rufus,e ordinò alla decima legione di avvicinarsi al litorale come per attraversarlo,premessi dei centurioni che guadagnassero l’appoggio dei Mauri per Vitellius.E non fu difficile,grande il nome dell’armata germanica nella regione;inoltre si era divulgato che Albinus,gettato alle ortiche il termine di governatore,usava la simbologia regale e il nome di Iuba.

Ita mutatis animis Asinius Pollio alae praefectus,e fidissimis Albino,et Festus ac Scipio cohortium praefecti opprimuntur:ipse Albinus,dum e Tingitana provincia Caesariensem Mauretaniam petit,in adpulsu litoris trucidatus;uxor eius cum se percussoribus obtulisse,simul interfecta est,nihil eorum quae fierent Vitellio anquirente:brevi auditu quamvis magna transibat,impar curis gravioribus.Exercitum itinere terrestri pergere iubet;ipse Arare flumine devehitur,nullo principali paratu,sed vetere egestate conspicuus,donec Iunius Blaesus,Lugudunensis Galliae rector,genere inlustri,largus animo et par opibus,circumdaret principi ministeria,comitaretur liberaliter,eo ipso ingratus,quamvis odium Vitellius vernilibus blanditiis velaret.Praesto fuere Luguduni victricium victarumque partium duces.Valentem et Caecinam pro contione laudatos curuli suae circumposuit.Mox universum exercitum occurrere infanti filio iubet,perlatumque et paludamento opertum sinu retinens Germanicum appellavit cinxitque cunctis fortunae principalis insignibus.Nimius honos inter secunda rebus adversis in solacium cessit.

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Così cambiate le simpatie vengono uccisi Asinius Pollio,comandante della cavalleria,uno dei fedelissimi di Albinus,e Festus e Scipio comandanti della fanteria:lo stesso Albinus,mentre dalla regione Tingitana andava verso la Mauretania caesariensis,soppresso sul luogo d’approdo,sua moglie essendosi messa in mezzo,ugualmente fu uccisa dagli assassini,con Vitellius per nulla curioso di questi fatti che avvenivano;-rapidamente ascoltati,passava oltre sebbene importanti,non all’altezza dei compiti più impegnativi.Comanda all’esercito di marciare via terra,lui stesso naviga sul fiume Arar,senza abbigliamento regale,ma spiccava per la povertà di antica data,finchè Iunius Blaesus,preposto alla Gallia Lugdunensis,di famiglia nobile,generoso e parimenti ricco, circondò l’imperatore di servitori e lo accompagnò in modo onorevole,perciò Vitellius ingrato verso lo stesso,per quanto celasse il rancore con ipocrite lusinghe.I generali del partito vincitore e dei vinti si presentarono a Lugdunus.Pose ai lati del suo scranno Valens e Caecina,lodati di fronte all’adunanza.Poi ordina a tutto l’esercito di presentarsi di fronte al figlioletto,e portato e coperto dal mantello di generale,tenendolo sul petto,soprannominò Germanicus e lo cinse di tutte le insegne del titolo imperiale.L’esagerato onore nella buona sorte si trasformò ,nell’avversità,in consolazione.


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