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historiae 4-30

Invalidum senemTitus Vinius et Cornelius Laco,alter deterrimus mortalium,alter ignavissimus,odio flagitiorum oneratum contemptu inertiae destruebant.Tardum Galbae iter et cruentum,interfectis Cingono Marrone consule designato et Petronio Turpiliano consulari:ille ut Nymphidi socius,hic ut dux Neronis inauditi atque indefensi tamquam inocentes perierant.Introitus in urbem trucidatis tot milibus inermium militum infaustus omine atque ipsis etiam,qui occiderant,formidolosus.Inducta legione Hispana, rimanente ea,quam e classe Nero conscripserat,plena urbs execitu insolito;multi ad hoc numeri e Germania ac Britannia et Illyrico,quos idem Nero electos praemissosque ad clausura Caspiarum et bellum,quod in Albanos parabat,opprimendis Vindicis coeptis revocaverat,ingens novis rebus materia,ut non in unum aliquem prono favore,ita audenti parata.
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Titus Vinius e Cornelius Laco,l’uno il più perverso degli uomini,l’altro il più vile,screditavano il vecchio invalido gravato dall’odio delle violenze,dal disprezzo dell’inerzia.Lento e sanguinoso il cammino di Galba con l’uccisione del console designato Cingonius Marronis e dell’ex console Petronius Turpilianus,quello perché socio di Nymphidius,questo perché generale di Nero,inascoltati e indifesi benché innocenti erano periti.L’ingresso nella città con la strage di tante migliaia di soldati inermi foriero di sventura per gli stessi uccisori e spaventoso.Entrata la legione spagnola,rimasta quella che Nero aveva formato con i marinai,la capitale piena di insoliti soldati.Molti oltre a ciò i reparti dalla Germania e dalla Britannia e dall’Illyricus,che scelti dallo stesso Nero e mandati alle Porte del Caspius per la guerra che preparava contro gli Albani,aveva richiamato per sopprimere le iniziative di Vindex.Ingente materiale per nuovi assetti politici,come non facilmente disponibile per uno qualsiasi ,così a disposizione per l’audace.

Forte congruerat ut Clodii Macri et Fontei Capitonis caedes nuntiarentur.Macrum in Africa haud dubie turbantem Trebonius Carutianus procurator iussu Galbae,Capitone in Germania,cum similia coeptaret,Cornelius Aquinus et Fabius Valens legati legionum interfecerant,antequam iuberentur.Fuere qui crederent Capitonem ut avarizia et libidine foedum ac maculosum ita cogitatione rerum novarum abstinuisse,sed a legatis bellum suadentibus,postquam impellere nequiverint ,crimen ac dolum ultro compositum,et Galbam mobilitate ingenii,an ne altius scrutaretur,quoquo modo acta,quia mutari non poterant,comprovasse.Ceterum utraque caedes sinistre accepta,et inviso semel principi seu bene seu male facta parem invidiam adferebant.Venalia cuncta,praepotentes liberti,servorum manus subitis avidae et tamquam apud senem festinantes,eademque novae aulae mala,aeque gravia,non aeque excusata.Ipsa aetas Galbae inrisui ac fastidio erat adsuetis iuventae Neronis et imperatores forma ac decore corporis,ut est mos volgi,comparantibus.
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Per caso era coinciso la notizia delle morti di Clodius Macrus e Fonteius Capito.Macro in Africa senza dubbio irrequieto il procuratore Trebonius Carutianus su ordine di Galba,Capito in Germania,che’ similmente incominciava,i legati delle legioni Cornelius Aquinus e Fabius Valens avevano ucciso,prima che fossero comandati.Ci fu chi ipotizzò che Capito, come lordato e macchiato di avidità e di dissolutezza così si fosse astenuto da pensieri rivoluzionari,ma che dai delegati sostenitori della guerra,dopo che non erano riusciti a trascinarlo,oltre al crimine la calunnia fosse creata e che Galba avesse approvato perché d’indole mutevole ,o perché non perspicace,o comunque fosse andata,perché non si poteva cambiare.Comunque entrambe le uccisioni male accolte e all’ormai malvisto principe sia le buone che le malefatte arrecavano uguale ostilità.Tutto in vendita,i liberti prepotenti,le mani dei servi per gli improvvisi cambiamenti rapaci e quasi frenetiche addosso al vecchio e medesimi i vizi della nuova corte,ugualmente gravi,non ugualmente scusabili.La stessa età di Galba era motivo di motteggi e di fastidio agli abituati alla giovinezza di Nerone e ai paragonanti ,come usa il popolino,gli imperatori per prestanza e portamento


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