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historiae 56-80

Tandem inruptione hostium atrocibus undique nuntiis exterritus Caecinam ac Valentem expedire ad bellum iubet.Praemissus Caecina,Valentem e gravi corporis morbo tum primum adsurgentem infirmitas tardabat:Longe alia profiscentis ex urbe Gemanici exercitus species:non vigor corporibus,non ardor animis;lentum et rarum agmen,fluxa arma,segnes equi;impatiens solis pulveris tempestatum,quantumque hebes ad sustinendum laborem miles,tanto ad discordias promptior.Accedebat huc Caecinae ambitio vetus,torpor recens,nimia fortunae indulgentia soluti in luxum,seu perfidiam meditanti infringere exercitus virtutem inter artes erat.Credidere plerique Flavii Sabini consiliis concussam Caecinae mentem,ministro sermonum Rubrio Gallo:rata apud Vespasianum fore pacta transitionis.Simul odiorum invidiaeque erga Fabium Valentem admonebatur,ut impar apud Vitellium gratiam viresque apud novum principem pararet.
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Infine ,atterrito da minacciose notizie, in seguito a una scorreria dei nemici,comanda a Caecina e Valens di prepararsi per la guerra.Mandato avanti Caecina,la debolezza attardava Valens,appena guarito da una grave malattia .Molto diverso l’aspetto dell’esercito germanico uscente dall’urbe,non corpi vigorosi,non volontà intrepide,lento e rado lo schieramento,le armi ciondolanti,i cavalli fiacchi,i soldati intolleranti il sole,la polvere ,i temporali,e quanto più indolenti nella fatica,tanto più pronti a discutere.Si aggiungeva a ciò l’antica ambizione,il recente torpore di Caecina,infiacchito nel lusso per una eccessiva compiacente fortuna,-oppure meditando il tradimento lo faceva apposta a indebolire l’aggressività dei soldati.I più pensarono che la coscienza di Caecina fosse stato scossa dai suggerimenti di Flavius Sabinus,messaggero dei discorsi Rubrius Gallus:gli impegni relativi alla diserzione sarebbero stati ratificati da Vespasianus.Nello stesso tempo gli si ricordava l’antipatia e l’invidia per Fabius Valens e che,inferiore per Vitellius,si conquistasse la benevolenza e gli appoggi presso il nuovo imperatore.

Caecina e complexu Vitellii multo cum honore digressum partem equitum ad occupandam Cremonam praemisit.Mox vexilla primae,quartae,quintae decimae,sextae decimae legionum,dein quinta et duoetvincesima secutae;postremo agmine unaetvicensima Rapax et prima Italica incessere cum vexillariis trium Britannicarum legionum et electis auxiliis.Profecto Caecina scripsit Fabius Valens exercitui,quem ipse ductaverat,ut in itinere opperiretur:sic sibi cum Caecina convenisse.Qui praesens eoque validior mutatum id consilium finxit,ut ingruenti bello tota mole occurreretur.Ita adcelerare legiones,Cremonam, pars Hostiliam petere iussae;ipse Ravennam devertit praetexto classem adloquendi;mox patuit secretum componendae proditionis quaesitum.Namque Lucilius Bassus post praefecturam alae Ravennati simul ac Misenensi classibus a Vitellio praepositus,quod non statim praefecturam praetorii adeptus foret,iniquam iracundiam flagitiosa perfidia ulciscebatur.Nec sciri potest traxeritne Caecinam,an quod evenit inter malos ut et similes sint,eadem illos pravitas impulerit
Scriptores temporum,qui potiente rerum Flavia domo monimenta belli huiusce composuerunt,curam pacis et amorem rei publicae,corruptas in adulationem causas,tradidere;nobis super insitam levitatem et prodito Galba vilem mox fidem aemulatione etiam invidiaque,ne ab aliis apud Vitellim anteirentur,pervertisse ipsum Vitellium videntur.Caecina legiones adsecutus centurionum militumque animos obstinatos pro Vitellio variis artibus subruebat:Basso eadem molienti minor difficultas erat,lubrica ad mutandam fidem classe ob memoriam recentis pro Othone militiae.
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Caecina scioltosi dall’abbraccio di Vitellius con molti attestati di stima,mandò avanti parte della cavalleria a presidiare Cremona.Poi di seguito reparti della prima,quarta ,quindicesima, sedicesima legione,quindi la quinta e la ventiduesima;nella retroguardia si schierarono la ventunesima Rapax e la prima Italica con distaccamenti delle tre legioni britanniche e corpi scelti di forze alleate.Partito Caecina,Fabius Valens scrisse all’esercito,che lui stesso aveva comandato,di attenderlo lungo il tragitto :così si era messo d’accordo con Caecina.Il quale di persona e perciò più credibile,finse che questa risoluzione fosse stata mutata,per affrontare la guerra imminente con tutte gli effettivi.Così le legioni si affrettarono,obbedienti si diressero a Cremona,una parte a Hostilia;lui stesso deviò su Ravenna col pretesto di parlare alla flotta;poi si scoprì che aveva cercato un luogo appartato per preparare la defezione.Infatti Lucilius Bassus,posto a capo della flotta ravennate e Misenense dopo il comando della cavalleria,poiché non era stato subito messo al comando del pretorio, vendicava ,con riprovevole, slealtà l’eccessivo risentimento.Nè si puo dire se attrasse Caecina o se, ciò che accade tra malvagi e quando siano simili,la medesima malvagità li stimolò.
Gli scrittori del tempo che composero le memorie di questa guerra,regnando la famiglia Flavia,interpretarono ciò come interesse per la pace e amore dello stato,motivazioni viziate di adulazione;a noi ci sembra,oltre l’innata superficialità e poi, tradito Galba, oltre la svilita fedeltà,che loro lo stesso Vitellius abbiano travolto per la rivalità e anche la gelosia di non essere scavalcati da altri presso Vitellius.Caecina raggiunte le legioni con vari artifici demoliva l’ostinata fedeltà dei soldati e degli ufficiali per Vitellius:Basso parimenti brigando, aveva meno difficoltà con i marinai propensi a mutare giuramento a causa della memoria della recente militanza per Otho.


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