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historiae 101-120

Plus discriminis apud Grinnes Vadamque.Vadam Civilis,Grinnes Classicus obpugnabant nec sisti poterant interfecto fortissimo quoque,in quis Briganticus praefectus alae ceciderat,quem fidum Romanis et Civili avunculo infensum diximus.Sed ubi Cerialis cum delecta equitum manu subvenit,versa fortuna;praecipites Germani in amnem aguntur.Civilis dum fugientes retentat,agnitus petitusque telis relicto equo transnatavit;idem Veraci effugium;Tutorem Classicumque adpulsae luntres vexere.Ne tum quidem Romana classis pugnae adfuit;et iussum erat,sed obstitit formido et remiges per alia militiae munia dispersi.Sane Cerialis parum temporis ad exsequenda imperia dabat,subitus consiliis et eventu clarus:aderat fortuna,etiam ubi artes defuissent;hinc ipsi exercituique minor cura disciplinae.Et paucos post dies,quamquam periculum captivitatis evasisset,infamiam non vitavit.
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Più critica la situazione a Grinnes e a Vada.Civilis attaccava Vada,Classicus Grinnes né potevano essere fermati, uccisi tutti i più valorosi,tra i quali Briganticus il comandante della cavalleria,che dicemmo fedele ai Romani e nemico di Civilis, zio materno.Ma quando Cerialis arrivò con uno squadrone di cavalieri scelti,la sorte mutata;in fretta e furia i Germani fuggono verso il fiume.Civilis mentre tenta di trattenere i fuggitivi,riconosciuto e preso di mira dai colpi,abbandonato il cavallo,si salvò a nuoto;identica la fuga di Verax;Tutor e Classicus s’imbarcarono su barconi fatti approdare.Neanche allora la flotta Romana fu di aiuto nel combattimento;e l’ordine c’era,ma fu d’impedimento la paura e perché i rematori impiegati in altri compiti operativi.Certamente Cerialis dava poco tempo per eseguire gli ordini,precipitoso nelle decisioni e famoso per la fortuna:la buona sorte l’assisteva,anche quando venivano meno le capacità;da ciò una minore attenzione per la disciplina in lui e nei soldati.E pochi giorni dopo non evitò il disonore,per quanto evitasse il pericolo della prigionia.
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Profectus Novaesium Bonnamque ad visenda castra,quae hiematuris legionibus erigebantur,navibus remeabat disiecto agmine,incuriosis vigiliis.Animadversum id Germanis et insidias composuere:electa nox atra nubibus,et prono amne rapti nullo prohibente vallum ineunt;prima caedes astu adiuta:incisis tabernaculorum funibus suismet …toriis coopertos trucidabant.Aliud agmen turbare classem,inicere vincla,trahere puppis;utque ad fallendum silentio,ita coepta caede,quo plus terroris adderent,cuncta clamoribus miscebant.Romani volneribus exciti quaerunt arma,ruunt per vias,pauci ornatu militari,plerique circum brachia torta veste et strictis mucronibus.Dux semisomnus ac prope intectus errore hostium servatur;namque praetoriam navem vexillo insignem,illic ducem rati,abripiunt.Cerialis alibi noctem egerat,ut plerique credidere,ob stuprum Claudiae Sacratae mulieris Ubiae.Vigiles flagitium suum ducis dedecore excusabant,tamquam iussi silere,ne quietem eius turbarent;ita intermisso signo et vocibus se quoque in somnum lapsos.Multa luce revecti hostes captivis navibus,praetoriam triremem flumine Lupia donum Veledae traxere.
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Partito per ispezionare le basi di Novaesius e Bonna,che venivano preparate per l’aquartieramento invernale dei soldati,si muoveva per nave con una formazione sparpagliata, senza adeguata vigilanza.Ciò notato dai Germani e prepararono un agguato:scelta una notte di buio fondo con le nubi,e rapidi col favore della corrente,senza nessun ostacolo,penetrano nelle difese;i primi morti uccisi con uno stratagemma:tagliate le funi delle tende uccisero i soldati coperti dalle loro tende.Un altro gruppo assaliva le navi,le legava,trascinava a sé le poppe,e come in silenzio per attaccare inosservati, così iniziato il massacro,per aumentare il terrore,mescolarono ogni azione con grida.I Romani svegliati dai colpi cercano le armi,corrono per strada,pochi in abiti militari,moltissimi con la veste attorcigliata intorno alle braccia e con le spade in pugno.Il comandante semiaddormentato e quasi indifeso si salva per l’errore dei nemici;infatti loro s’impadroniscono della nave ammiraglia contraddistinta dal gonfalone,pensando lì il comandante.Ma Cerialis aveva passato la notte altrove,come la maggioranza credette,per un incontro amoroso con la donna Ubia Claudia Sacrata.Le sentinelle giustificavano il proprio crimine con disonore del capo,in quanto comandati al silenzio per non turbare la sua quiete;così lasciata perdere la parola d’ordine e zitti, anche loro caduti nel sonno.I nemici, in pieno giorno ritiratisi con le navi catturate, portarono sul fiume Lupia in dono a Veleda,la triremi ammiraglia.

Civilem cupido incessit navalem aciem ostentandi;complet quod biremium quaeque simplici ordine agebantur;adiecta ingens luntrium vis:tricenos quadragenosque ferunt,armamenta Liburnicis solita;et simul captae luntres sagulis versicoloribus haud indecore pro velis iuvabantur.Spatium velut aequoris electum,quo Mosae flumnis os amnem Rhenum Oceano adfundit.Causa instruendae classis super insitam genti vanitatem,ut eo terrore commeatus Gallia adventantes interciperentur.Cerialis miraculo magis quam metu derexit classem numero imparem,usu remigum,gubernatorum arte,navium magnitudine potiorem.His flumen secundum,illi vento agebantur;sic praevecti temptato levium telorum iactu dirimuntur.Civilis nihil ultra ausus trans Rhenum concessit;Cerialis insulam Batavorum hostiliter populatus agros villasque Civilis intactas nota arte ducum sinebat,cum interim flexu autumni et crebris per aequinoctium imbribus superfusus amnis palustrem humilemque insulam in faciem stagni opplevit.Nec classis aut commeatus aderant,castraque in plano sita vi fluminis differebantur.
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Il desiderio di mostrare la flotta prese Civilis;parteciparono tutte le imbarcazioni che erano biremi e tutte quelle a un solo remo,aggiunto un gran numero di barconi:portano il solito equipaggiamento dei brigantini,trenta e quaranta persone ciascuno;e ancora i barconi catturati erano spinti da bei teli multicolori al posto delle vele. La superficie per così dire dell’acqua scelta quella dove la foce del fiume Mosa affonda il corso del Rhenus nell’Oceanus.Il motivo della manifestazione navale, oltre la connaturata vanità della tribù,per interrompere l’arrivo dei rifornimenti dalla Gallia.
Cerialis più per meravigliare che per far paura fece uscire la flotta diseguale di numero,più potente per grandezza delle navi,per la pratica dei rematori,per l’abilità dei nocchieri.A questi il favore della corrente,quelli sfruttavano il vento;così fattisi avanti e dopo essersi scontrati con lanci di leggeri giavellotti si separarono.Civilis senza osare nient’altro passò oltre il Rhenus;Cerialis devastando l’isola dei Batavi lasciava intatti i terreni e le case di Civilis con la nota astuzia dei generali,finchè arrivato l’Autunno e le frequenti piogge dell’equinozio,il fiume in piena ridusse a stagno la paludosa e bassa isola .Nè c’era la flotta né i rifornimenti,e la base militare posta in piano veniva disastrate dalla forza del fiume.

Potuisse nunc opprimi legiones et voluisse Germanos,sed dolo a se flexos imputavit Civilis;neque abhorret vero,quando paucis post diebus deditio insecuta est.Nam Cerialis per occultos nuntios Batavis pacem,Civili veniam ostentans,Veledam propinquosque monebat fortunam belli tot cladibus adversam opportuno erga populum Romanum merito mutare;caesos Treviros,receptos Ubios,ereptam Batavis patriam;neque aliud Civilis amicitia partum quam volnera fugas luctus.Exulem eum et extorrem recipientibus oneri,et satis peccavisse,quod totiens Rhenum transcenderint.Si quid ultra moliantur,inde ..iuriam et culpam,hinc ultionem et deos fore.Miscebantur minis promiss;et concussa Transhenanorum fide inter Batavos quoque sermones orti:non prorogandam ultra ruinam,nec posse ab una natione totius orbis servitium depelli.
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Civilis disse che avevano potuto essere sconfitte le legioni e che i Germani avevano voluto,ma con astuzia da lui stornati;né è lontano dal vero,poiché pochi giorni dopo seguì la capitolazione.Infatti Cerialis con segrete trattative promettendo la pace ai Batavi,il perdono a Civilis,ricordava a Veleda e ai congiunti che la sorte della guerra,in tante battaglie sfavorevole, con vantaggioso premio per il popolo Romano, poteva mutare;-uccisi i Treveri,ripresi gli Ubii,strappata la patria ai Batavi,nient’altro che sangue,fughe, dolore dall’amicizia con Civilis.Lui esule e di peso per chi lo nascondesse,e a sufficienza i Germani avevano sbagliato a traversare il Rhenus così tante volte.Se qualche altra iniziativa meditavano,allora l’ offesa e la colpa,di qua ci sarebbero stati la vendetta e gli dei.Venivano mescolate promesse e minacce-;e scossa la fiducia dei Transrhenani,anche tra i Batavi sorte delle discussioni:di non prolungare oltre le perdite,e che una sola popolazione non poteva liberare il mondo dalla schiavitù.

Quid profectum caede et incendiis legionum,nisi ut plures validioresque accirentur?Si Vespasiano bellum navaverint,Vespasianum rerum potiri;sin populum Romanum armis vocent,quotam partem generis humani Batavos esse?Respicerent Raetos Noricosque et ceterorum onera sociorum:sibi non tributa,sed virtutem et viros indici.Proximum id libertati;et si dominorum electio sit,honestius principes Romanorum quam Germanorum feminas tolerari.Haec volgus,proceres atrociora:Civilis rabie semet in arma trusos;illum domesticis malis excidium gentis opposuisse,tunc infensos Batavis deos,cum obsiderentur legiones,interficerentur legati,bellum uni necessarium,ferale ipsis sumeretur.Ventum ad extrema,ni resipiscere incipiant et noxii capitis poena paenitentiam fateantur.
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Quale risultato dalla uccisione e dalla distruione dei legionari se non che ne venissero di più e più forti?Se avevano appoggiato Vespasianus in guerra,Vespasianus era al potere,ma se sfidavano alle armi i Romani,i Batavi quanta parte del genere umano erano?Osservassero i Raetii e i Norici e i gravami degli altri alleati;ai Batavi nessun tributo,ma ne veniva cercato le forze e il valore militare.Ciò vicino all’indipendenza;e se ci fosse la scelta del padrone ,più onorevole essere sottomessi ai leaders Romani che alle femmine dei Germani.Queste le argomentazioni della gente,l’elite ancora più dura:scesi in guerra per follia di Civilis;lui ai mali famigliari aveva contrapposto la distruzione della popolazione;
quando avevano assediato le legioni,ucciso i generali,quandola guerra necessaria a uno solo,da tutti era sopportata con lutti,allora gli dei avversi ai Batavi.L’approssimarsi della fine se non iniziavano a rinsavire e non ammettevano, come pentimento, la pena di morte del colpevole.


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